Desiderio e amore coniugale omosessuale. Il desiderio come sacramento della nostalgia di Dio
Riflessioni di Luigi Testa*, seconda parte
Si può in qualche modo dire, dunque, che le persone omosessuali hanno un’esperienza più sincera, meno carica di sovrastrutture, più “nuda”, di quella cifra costitutiva dell’umano che è la mancanza nella forma del desiderio – e di un desiderio che, in quanto strutturale, non può mai smettere di desiderare.
In una prospettiva cristiana, si tratta di una grazia vera e propria, perché permette di accedere direttamente al mistero del rapporto tra Dio e l’uomo.
Se la legge del «non tutto» di derivazione freudiana è immediatamente coerente con la visione cristiana della realtà, non di meno lo è la lettura del desiderio che è proposta da Lacan, e soprattutto l’idea che ad abitarci sia un desiderio che è…