Diciotto mesi per le motivazioni di una sentenza, giudici in pensione per scriverle. Corruzione prescritta
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Diciotto mesi per le motivazioni di una sentenza, giudici in pensione per scriverle. Corruzione prescritta

Diciotto mesi per le motivazioni di una sentenza, giudici in pensione per scriverle. Corruzione prescritta

Giustizia lenta e senza pietà per chi era andato in pensione, ma anche imputati che hanno il diritto di fare ricorso. Che però potranno contare su una quasi sconta prescrizione. Diciotto mesi ci sono voluti, infatti, per scrivere le motivazioni di una sentenza d’appello che confermava le condanne di primo grado. Ma a lavorare sono stati giudici che non erano più servizio, pur avendo mantenuto la “delega” a occuparsene come scrive Il Secolo XIX. La notizia arriva da Genova e il caso è quello nato dall’inchiesta su un giro di escort in cambio di appalti. Un’inchiesta che aveva fatto molto rumore anche per una serie di intercettazioni che erano agli atti.
La corte di appello del capoluogo ligure a ottobre 2023 aveva confermato, seppur con qualche riduzione, le condanne per gli…

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