Divieto di armi da e verso Israele: le difficoltà dei Paesi europei
La Spagna ha deciso di imporre un embargo totale sulle armi a Israele, seguendo l'esempio della Slovenia. Tuttavia, questa decisione sta causando problemi alle forze armate spagnole, che importavano principalmente munizioni, lanciarazzi, missili anticarro, radio per carri armati e sistemi di trasmissione da Israele.
La cessazione di questi contratti sta creando difficoltà alle forze armate, che utilizzano queste attrezzature. Inoltre, la sospensione delle importazioni sta anche causando problemi all'industria militare spagnola, che potrebbe avere difficoltà a trovare nuovi mercati.
Altri paesi europei hanno parzialmente vietato la vendita di armi a Israele, ma solo la Slovenia e la Spagna hanno esteso il divieto anche agli acquisti dallo stato ebraico. L'Europa è il principale mercato per l'industria militare israeliana, che ha esportato armi per un valore di circa 14 miliardi di dollari nel 2024, di cui la metà Approximately era destinata agli Stati europei.
Gli Stati europei acquistano da Israele una varietà di equipaggiamenti, tra cui missili antiaerei, missili anticarro, droni, munizioni per armi leggere e di piccolo calibro, e sistemi elettronici. Tra gli Stati che acquistano questi equipaggiamenti da Israele ci sono la Romania, la Germania, il Danimarca e l'Estonia.
Gli analisti ritengono che sia difficile prevedere se altri paesi potrebbero sospendere le importazioni da Israele, poiché il paese ha filiali e consociate in Europa e non sempre vende direttamente le sue armi. In alcuni casi, le aziende israeliane collaborano con aziende europee per sviluppare tecnologie militari nel vecchio continente.
