Divisioni, addii e spaccature di quello che fu (per poco) il Terzo Polo
“Piccoli equivoci senza importanza” era un bellissimo libro di racconti di Antonio Tabucchi uscito quarant'anni fa: è un titolo che un po' di cattiveria si attaglia alle peripezie del mitico Centro politico, quell'area imprendibile tra i due incoerenti ma reali poli di destra e di sinistra. E parafrasando Tabucchi si assiste quotidianamente a piccoli trambusti nella zona politica dell'ex Terzo polo, come quando si è costretti a portare i mobili da una casa all'altra.
Se si dovesse utilizzare una nozione cara al vecchio Pci, si dovrebbe dire che in quest'area si avverte una mancanza di direzione politica. Qualcosa di più dell'assenza di un leader. Tutti corrono di qua e di là un po' a casaccio, nervosamente. L'instabilità di quest'area appare tanto più…