Due giornalisti in carcere in Bielorussia e Georgia vincono il Premio Sakharov 2025
Il Parlamento europeo ha assegnato il Premio Sakharov per la libertà di pensiero a due giornalisti, Andrzej Poczobut e Mzia Amaglobeli, attualmente detenuti in Bielorussia e Georgia. Andrzej Poczobut, corrispondente di un influente giornale polacco, è stato condannato a 8 anni di carcere per aver “danneggiato la sicurezza nazionale” della Bielorussia. Mzia Amaglobeli, un’importante giornalista georgiana, è stata condannata a 2 anni di carcere per aver schiaffeggiato un agente di polizia durante una protesta contro il governo.
Entrambi i giornalisti sono stati condannati con accuse infondate, semplicemente per aver svolto il loro lavoro e per aver parlato contro l’ingiustizia. La loro coraggio ha reso loro simboli della lotta per la libertà e la democrazia.
Il Premio Sakharov è un onore annuale dell’Unione Europea intitolato al dissidente sovietico e premio Nobel per la pace Andrei Sakarov, creato nel 1988 per onorare individui o gruppi che difendono i diritti umani e le libertà fondamentali. La cerimonia di premiazione si terrà a dicembre a Strasburgo.
La Bielorussia è governata da Alexandre Lucasenko, soprannominato “l’ultimo dittatore d’Europa”, che mantiene il potere grazie a brogli elettorali e a violente repressioni del dissenso. Oltre 1200 persone, in gran parte nemici politici di Lukasenko e dissidenti, sono attualmente in carcere in Bielorussia.
