Estratto dall'articolo di Marco Bettazzi per www.repubblica.it
Arturo Ferruzzi è morto a 84 anni. Il fratello di Idina, Alessandra e Franca, e figlio di Serafino, che fondò l'omonimo colosso dell'agroalimentare. Un gruppo che dalla Romagna conquistò mercati in tutto il mondo e di cui divenne presidente Raul Gardini proprio alla morte del fondatore Serafino.
Con Gardini, Ferruzzi ebbe una lunga e stretta collaborazione, che gli permise di scalare i vertici della società. Nel 1974, infatti, Ferruzzi divenne amministratore delegato dell'azienda, ruolo che ricoprì fino al 1993, quando venne sostituito da Raul Gardini.
Ferruzzi era nato a Ravenna nel 1938, ma la sua storia è legata strettamente alla Romagna, dove il padre Serafino fondò l'azienda nel 1924. Arturo Ferruzzi ereditò la passione per l'impresa dal padre e ne divenne il principale artefice, insieme a Raul Gardini, della trasformazione in un gigante dell'agroalimentare.
Il suo impegno per l'azienda non fu solo legato alla gestione amministrativa, ma anche alla crescita e allo sviluppo delle attività produttive. Ferruzzi fu un promotore della ricerca e dell'innovazione, che permise all'azienda di restare sempre in anticipo sulle tendenze del mercato.
La sua morte, avvenuta a 84 anni, è un lutto per la famiglia e per l'azienda, che hanno perso un leader e un imprenditore di grande valore. Ferruzzi sarà ricordato come uno dei più importanti imprenditori italiani del dopoguerra, che ha lasciato un segno indelebile sulla storia dell'agroalimentare italiano.
La sua figura è legata anche alla storia della famiglia Ferruzzi, che ha dato alla luce altri grandi imprenditori, come Idina, Alessandra e Franca, che hanno seguito le orme del padre e del fratello. La famiglia Ferruzzi è un esempio di come la passione per l'impresa e la dedizione al lavoro possano portare a risultati straordinari.
In conclusione, la morte di Arturo Ferruzzi è un lutto per la famiglia, l'azienda e la Romagna, che hanno perso un grande imprenditore e leader. Ferruzzi sarà ricordato come uno dei più importanti imprenditori italiani del dopoguerra, che ha lasciato un segno indelebile sulla storia dell'agroalimentare italiano.