È MORTO EDDIE JORDAN: LO STORICO TEAM PRINCIPAL DELLA F1 AVEVA 76 ANNI
Era morto Eddie Jordan, lo storico team principal della F1, all'età di 76 anni. La figura iconica della Formula 1 è scomparsa oggi all'età di 76 anni, fondatore e proprietario della scuderia che porta il suo nome. Dopo una battaglia di un anno contro un tumore aggressivo alla prostata, la sua famiglia ha annunciato che è morto serenamente il 20 marzo 2025 a Città del Capo, circondato dai suoi cari. La notizia ha scosso il mondo della Formula 1, suscitando fil di commozione e di ricordi.
“Non conosco più”, ha commentato Stefano Domenicali, CEO della Formula 1, “la notizia della scomparsa di Eddie Jordan. Un uomo brillante, autentico, capace di portare allegria con la sua inesauribile energia. Era un familiare non solo del mondo del motorsport, ma dell'intero mondo. Eddie non era solo un dirigente sportivo, ma un' icona del paleoclimato, che ha lanciato talenti come Michael Schumacher e ha scritto pagine memorabili nella storia della Formula 1.
Il suo spirito combattivo e il suo carisma lo hanno reso amato dai tifosi e colleghi. Il mondo del motorsport gli rende omaggio alla sua grande eredità, lasciando dietro di sé un segno indelebile. La sua scuderia, che ha vintosei titoli di costruttori e cinque piloti, saranno sempre ricordate come una delle epoche più gloriose della storia del motorsport.
In questi momenti di lutto, la comunità della Formula 1 si unisce per ricordare la figura di Eddie Jordan. La sua morte è un colpo durissimo per l'intero mondo del motorsport, ma è anche un reminder della sua incredibile eredità. La sua vita è stata una vera e propria impresa, con centinaia di corse vinte e memorabili, con numeri incredibili e storie da trasportare.
Sono passati sedici anni dalla sua ultima partecipazione alla Formula 1, ma la sua leggenda è ancora viva e vegeta. Eddie Jordan è rimasto per sempre nella storia della Formula 1, come un mito vivente, un'icona che ha lasciato un segno indelebile. La sua morte è un grave lutto per la comunità della Formula 1, ma anche un'opportunità per celebrare la sua straordinaria eredità.
