e se vi dicessimo che due iniezioni all’anno possono prevenire l’hiv? – uno studio statunitense …
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e se vi dicessimo che due iniezioni all’anno possono prevenire l’hiv? – uno studio statunitense …

“Potrebbe essere intervenuta la svolta nella lotta contro l'Hiv: un nuovo studio statunitense ha scoperto che due iniezioni all'anno del farmaco Lenacapavir possono ridurre del 96% il rischio di infezione, rendendola significativamente più efficace della terapia preventiva attuale. I risultati del trial clinico, finanziato da Gilead e condotto da medici della Emory University e del Grady Health System, sono stati recentemente pubblicati sul New England Journal of Medicine.

Il Lenacapavir, sottoposto alla Federal Drug Administration (FDA) per l'approvazione, potrebbe essere disponibile per l'uso commerciale entro il 2025. L'iniezione, effettuata ogni sei mesi, ha dimostrato di essere molto efficace, con solo due partecipanti su 2.179 nel gruppo riceventi iniezione che hanno contratto l'Hiv. In confronto, il 9% delle persone nel gruppo che ha ricevuto la pillola orale giornaliera PrEP hanno sviluppato l'infezione.

L'autrice principale dello studio, Colleen Kelley, ha affermato che questi livelli di efficacia sono “incredibili” e rappresentano un “avanzamento considerevole e profondo nella medicina, specialmente per le persone che non possono assumere farmaci orali giornalieri e per quelle appartenenti a popolazioni colpite in modo sproporzionato dall'Hiv”.

Il trial clinico di fase III, randomizzato e in doppio cieco, è stato condotto in 88 siti in Perù, Brasile, Argentina, Messico, Sudafrica, Thailandia e Stati Uniti. I partecipanti che hanno ricevuto l'iniezione di Lenacapavir hanno avuto una adesione al trattamento molto superiore rispetto a quelli che hanno ricevuto la pillola orale giornaliera.

Anche se la profilassi pre-esposizione (PrEP) è estremamente efficace nel prevenire l'infezione, l'iniezione si è dimostrata più efficiente a causa delle difficoltà associate alla regolare assunzione di pillole giornaliere. Di conseguenza, l'iniezione ogni sei mesi potrebbe essere molto più accessibile e attraente per le persone che cerchino di prevenire l'infezione.

Secondo lo studio, le popolazioni più colpite dall'Hiv sono proprio quelle che hanno accesso limitato alla PrEP o difficoltà a seguirne il trattamento. L'iniezione bi-dannuale potrebbe quindi avere un impatto significativo sulla prevenzione dell'Hiv, specialmente per quelle che hanno una diseguale accesso alle cure mediche o all'assistenza sanitaria.”

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