Franco Alfieri, presidente della Provincia di Salerno e sindaco di Capaccio Paestum, è stato arrestato oggi mattina dalle forze dell'ordine per essere accusato di corruzione e turbata libertà degli incanti. L'arresto è stato eseguito dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno, che hanno applicato un'ordinanza di misure cautelari personali e reali nei confronti di Alfieri e di altri cinque indagati.
Alfieri, esponente del Partito Democratico, è accusato di aver favorito l'azienda Dervit Spa nella gestione di due procedure di affidamento di lavori pubblici a Capaccio Paestum. Le indagini, condotte dal Gruppo della Guardia di Finanza di Eboli e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Salerno, hanno riguardato le procedure di affidamento di lavori per l'intervento di adeguamento, ampliamento e efficientamento energetico dell'impianto di pubblica illuminazione e per i lavori di adeguamento dell'illuminazione stradale del Comune.
Secondo la ricostruzione accusatoria, gli indagati a vario titolo si sarebbero spesi per favorire l'azienda nella aggiudicazione dei lavori. Inoltre, è stato sequestrato un importo di 543mila euro, considerato come equivalente del patrimonio illecitamente acquisito.
Franco Alfieri è stato sindaco di tre comuni diversi in zona: Torchiara, Agropoli e Capaccio-Paestum. È stato anche presidente della Provincia di Salerno e ha contrastato l'autonomia differenziata. Inoltre, ha risolto il problema del terzo mandato per le sue cariche elettive spostandosi da un comune all'altro.
L'arresto di Alfieri è stato preceduto da un'inchiesta che ha coinvolto anche Vittorio De Rosa, legale rappresentante della Dervit Spa, Alfonso D'Auria, procuratore speciale della stessa azienda, Elvira Alfieri, sorella del sindaco e legale rappresentante della Alfieri Impianti S.r.l., Andrea Campanile, dipendente del comune di Capaccio facente parte dello staff del sindaco, e Carmine Greco, responsabile tecnico del comune di Capaccio e RUP dei procedimenti che riguardano le contestazioni.
L'arresto di Alfieri è stato salutato con sorpresa e sgomento dalla sua base elettorale, che lo conosce come “Sindaco delle Fritture” per la sua capacità di fare clientele e portare la gente a votare per la riforma costituzionale di Matteo Renzi. In un audio, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca aveva elogiato la sua capacità di fare clientele e suggerito ironicamente di usare anche le fritture di pesce per portare la gente a votare.
L'arresto di Alfieri è un duro colpo per il Partito Democratico, che aveva appoggiato la sua candidatura per la presidenza della Provincia di Salerno. L'inchiesta aperta dalle forze dell'ordine potrebbe avere conseguenze importanti per la politica locale e nazionale.