Ecco come la rete russa di propagandisti inquina il dibattito pubblico italiano
Questo è il secondo di tre articoli di Massimiliano Coccia sulla rete della propaganda russa in Italia.
Qui si può leggere il primo.
La guerra ibrida e non lineare della Federazione Russa contro l’Italia e l’Unione europea ha avuto nel corso del tempo un piano di azione suddiviso per fascia d’età ed elettorato e specificità geografica. «A partire dal 2000 – racconta l’ex funzionario dell’ambasciata russa, oggi attivo nella protezione internazionale dei dissidenti – la Federazione ha messo in campo un piano di soft e hard power in Europa che mirava a destabilizzare, consolidare e inondare di denaro sporco tutto il Paese. L’Italia è stata ed è la lavatrice del denaro sporco e quando si parla di mafia russa si parla di Stato russo, lo sosteneva anche Giovanni…