Ecco il misterioso bosco di Pietralata che può bloccare lo stadio della Roma
“Da un piano particolareggiato del Centro Direzionale Pietralata, redatto nel 2012, è emersa la presenza di un'area verde descritta come “Area boschiva”. La Fanpage si è recata dal Presidente Ferdinando Bonessio, capo della Commissione Sport di Roma Capitale, per parlare della questione. Il 9 maggio 2023, il Consiglio Comunale ha espresso il pubblico interesse per il progetto di massima presentato dalla S Roma.
Tuttavia, non abbiamo la piena conoscenza che in quell'area era stato improntato un progetto che prevedeva un'area boschiva e la realizzazione di un parco denominato Parco di Pietralata. L'assessorato afferma che era un progetto di fatto non confermato e non realizzato. Rimane il fatto che quando abbiamo votato, la pubblica autorità non eravamo a conoscenza di questo passaggio.
Il prolungamento della metro e della ferrovia a poca distanza da quell'area, potrebbe essere un vantaggio per la città e per i tifosi romanisti. Tuttavia, la questione diventa più complessa quando si considera la presenza di spazi verdi e la biodiversità presente in quell'area.
Per questo, aspettiamo la certificazione degli enti competenti, come i carabinieri forestali, l'Ispettrato per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispa), l'assessorato all'ambiente e il dipartimento tecnico, per capire se l'opera dello stadio può essere compatibile con quella realtà.
Inoltre, dovremo considerare l'impatto sull'ambiente, il rumore e le possibili interruzioni al servizio di pronto soccorso e alle cure dei pazienti dell'Ospedale Pertini, situato a sole 2 chilometri di distanza. La convivenza con i residenti, i pazienti e le loro famiglie è possibile, ma è necessario verificare se le soluzioni tecniche proposte dalla S Roma e le condizioni di viabilità per l'accesso al servizio di pronto soccorso e alle cure siano compatibili con l'area boschiva e la biodiversità presente.
In sintesi, la realizzazione del progetto dello stadio potrebbe essere difficile, se non impossibile, a causa delle condizioni attuali dell'area boschiva e della biodiversità presente.ecedor e biodiversità presente in quell'area è un dato di fatto. Chiunque, come me, può fare un sopralluogo per documentare la realtà che esiste su quel luogo, presentando una presenza arborea e faunistica di una certa rilevanza. Non è nostra la questione di certificare questo fatto, ma gli enti proposti – i carabinieri forestali, Ispa, assessorato all'ambiente e dipartimento tecnico – dovranno certificare se l'opera dello stadio può essere compatibile con quella realtà, oppure se ci saranno due soluzioni alternative. È fondamentale e personalmente lo terrò in considerazione nella valutazione finale.