EGIZIANO ACCOLTELLA 4 PASSANTI A CASO, CARABINIERE SPARA E LO UCCIDE: “HA AGITO CORRETTAMENTE”
La notte di Capodanno, un evento tragico si è verificato a Villa Verucchio, in provincia di Rimini. Un giovane egiziano di 20 anni, Muhammad Sitta, ha accoltellato quattro persone, seminando il panico tra la folla. Il maresciallo dei carabinieri Luciano Masini, intervenuto sulla scena, ha sparato e ucciso il giovane aggressore.
Secondo la procura di Rimini, il maresciallo Masini ha agito correttamente, in quanto non aveva alternative per fermare Sitta e proteggere se stesso e gli altri presenti. L'indagine aperta per obbligo aveva sollevato molte polemiche, ma la comunità locale ha mostrato solidarietà al maresciallo, raccogliendo fondi per le sue spese legali.
I video registrati dai passanti hanno confermato che Sitta era in stato alterato e minacciava con un coltello, ignorando gli ordini del maresciallo. Dopo aver tentato inutilmente di fermarlo, Masini ha sparato 12 colpi, alcuni a scopo intimidatorio e altri che hanno colpito il ragazzo. La sostituto procuratore Sara Posa ha chiesto l'archiviazione dell'indagine per eccesso colposo di legittima difesa contro il carabiniere.
L'indagine ha riscontrato che il maresciallo Masini non aveva altra scelta se non quella di sparare per fermare Sitta e proteggere la vita delle persone presenti. La comunità locale ha sostenuto Masini, considerandolo un eroe che ha salvato la vita a molte persone. La richiesta di archiviazione dell'indagine è stata accolta, confermando che il maresciallo ha agito correttamente e che non ci sono elementi per procedere penalmente contro di lui.
In sintesi, la vicenda si è chiusa con la conferma che il maresciallo Masini ha agito legittimamente per difendere se stesso e gli altri, e che non ci sono stati eccessi nelle sue azioni. La comunità locale continua a sostenerlo e a ringraziarlo per il suo coraggio e la sua prontezza nel salvare la vita a molte persone.
