Il docufilm che intende celebrare la carriera di Eleonora Abbagnato, diretto da Irish Braschi, ha suscitato numerose polemiche a causa delle parole pronunciate dalla sua ex insegnante di danza. Secondo quanto raccontato nel documentario, Eleonora avrebbe manipolato e convinto le altre bambine a abbandonare il corso di danza.
La giornalista Selvaggia Lucarelli ha fatto una critica molto dura a queste parole, definendole sconcertanti. Ha affermato che ascoltare espressioni come “manipolava”, “era il terrore delle altre bambine” e vedere la maestra sorridere mentre racconta come Eleonora abbattesse i sogni delle altre ragazzine è davvero spiacevole.
Lucarelli sostiene che gli adulti dovrebbero aiutare i bambini a riconoscere comportamenti vessatori e che questi atteggiamenti, uniti a forti pressioni psicologiche e sacrifici fisici, possono avere un impatto negativo anche in età adulta. Inoltre, sottolinea che utilizzare la parola “boss” non fa un favore a Eleonora Abbagnato, che si è lamentata spesso del fatto che a Parigi le madri delle altre danzatrici la chiamassero “piccola mafiosa”.
La giornalista ritiene che questa testimonianza sia stata un'occasione persa per celebrare una stella della danza senza minimizzare le angherie subite dalle altre bambine. Non conoscendo nel dettaglio il comportamento della maestra di danza all'epoca, Selvaggia Lucarelli è del parere che si sia trattato di una mancanza di sensibilità nell'affrontare un argomento così delicato.
Il documentario, trasmesso su Rai3, racconta i primi passi di Eleonora Abbagnato nel mondo della danza, la sua esperienza alla scuola all'Opéra di Parigi e le prime difficoltà incontrate. Viene raccontato anche come le madri delle altre danzatrici la chiamassero “petite mafieuse”, sottolineando forse una sfumatura di invidia o gelosia nei confronti del suo talento.
Eleonora Abbagnato è attualmente direttrice del corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma e, nel documentario, ammette di non essere stata sempre corretta con le altre bambine. La sua ex insegnante di danza conferma che Eleonora era considerata il terrore delle altre bambine, in quanto era sempre vista come la migliore e riusciva a influenzare le compagne, conducendole spesso ad abbandonare il corso di danza.
Le polemiche scatenate da questo documentario mettono in evidenza, una volta di più, il tema delicato delle relazioni tra i bambini e le pressioni che la danza, così come molte altre discipline, può comportare. È fondamentale che gli adulti siano consapevoli di queste dinamiche e si impegnino a creare un ambiente sicuro e equilibrato per i giovani talenti, in modo che possano svilupparsi in modo sano e sereno.