La lotta contro la malattia: la storia di Eleonora Giorgi, la donna che ha condiviso la sua battaglia quotidiana contro il cancro
La notte di tre settimane fa, la vita di Eleonora Giorgi sembrava essere cambiata per sempre. L’ultima crisi era arrivata e il suo oncologo aveva deciso di ricoverarla. La giovane donna si era ritrovata da sola in casa, devastata dai dolori, incapace di contenere i singhiozzi che la soffocavano. “Mi sono ritrovata a urlare in preda ai dolori”, ha raccontato Eleonora al Corriere della Sera, “ma qui ho ritrovato le forze”.
Oggi, la sua lotta contro il cancro è quotidiana, ma non senza speranza. La terapia del dolore si è insediata nel suo corpo, insieme alla morfina e al cortisone. Ha un’ampolla al collo e l’ossigeno, che le consente di respirare e di mantenere la sua vita. “Mi tengono in vita non perché ci sia futuro, ma perché tutto succeda il più tardi possibile”, spiega Eleonora.
La sua lotta è caratterizzata da tre cicli di terapie, dalle 7 del mattino alle 7 del ser, ogni giorno è un regalo. Ma non è solo la sua determinazione a rendere possibili questi progressi. Il suo amore per la sua famiglia è il motore che la spinge avanti, e questo amore si esprime in modo speciale attraverso i suoi cari più vicini. “A San Valentino, mia nuora Clizia è stata qui con il mio adorato nipotino Gabriele, di tre anni”, ricorda Eleonora. “Gli hanno detto che la nonna è in albergo, e noi abbiamo liberato in aria dei palloni rossi”.
C’è qualcosa di speciale in questo tipo di momento, un momento in cui la lotta contro la malattia sembra essere alle pendici del Monte Everest, ma in cui la famiglia e l’amore possono diventare la forza che la tiene in piedi. La giovane donna è consapevole di questo, e sa che la lotta contro il cancro non è più solo sua, ma anche di tutti quelli che la circondano. “Sono qui grazie a loro, e loro sono qui per me”, ha affermato Eleonora. “I miei cari sono la mia forza, il mio sostegno”.
In questo modo, la lotta di Eleonora diventa un esempio di forza e di speranza per tutti coloro che si ritrovano a combattere la malattia. Non è facile, ma è possibile. Non è facile, ma è necessario. Non è facile, ma è possibile e necessario. Perché, come ha raccontato Eleonora, ” ogni giorno è un regalo” e la lotta contro la malattia non è mai fine in sé, ma solo un passo nella più grande avventura della vita.