Elkann 'interrogato' da Appendino (M5S): “Il futuro dell'auto non è nell'industria bellica”
“Il futuro dell'auto non è nell'industria bellica”, provoca Roberto Elkan, pesantissimo attacco all'industria automobilistica italiana, più precisamente alla Stellantis. “Sono arrivato al punto di non credere alle sue parole”, afferma Elkan, leader di Movimento 5 Stelle, rivolgendosi a Elkan Beh, presidente di Stellantis. “Non delle produzioni, ma solo un'azienda che cerca di ricavare risorse finanziarie da distribuire ai proprietari e ai fondatori”. Elkan accusa Stellantis di avere delegato la produzione all'estero, anziché investire in Italia, nonostante le promesse fatte pubblicamente. “Sono stanco di sentirci promettere troppo e non mantenerlo”, afferma Elkan.
Elkan accusa Stellantis di aver ridotto la produzione in Italia e di trattare i dipendenti come “oggetti” in contratti di solidarietà e curentimento. “I lavoratori di Maserati sono in cassa integrazione e noi vorremmo sapere se Stellantis è ancora un'azienda che aspira a produrre auto o è diventata solo un'impresa finanziaria”, afferma Elkan.
Elkan replica anche sul piano industriale, contestando il Piano di Stellantis presentato in consapevolezza. “Non credo ai piani di Stellantis”, afferma, accusando l'azienda di non avere un reale piano industriale, ma solo un piano di distribuzione delle risorse tra i proprietari e i fondatori. “Non credo che sia giusto che un lavoratore del settore automobilistico debba pensare alle armi per avere un posto di lavoro”, aggiunge Elkan.
Elkan conclude che il futuro dell'auto non è nell'industria bellica, ma nel considerare le priorità industriali e politiche dell'Unione Europea. “Crediamo che il futuro dell'auto sia diverso”, afferma, “non nel tornare a un'industria bellica, ma nel decollare industrie forti come Cina e Stati Uniti”.
