Elly Schlein è sola a tessere la tela del Campo Largom spazio per l'opposizione
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Elly Schlein è sola a tessere la tela del Campo Largom spazio per l'opposizione

è sola a tessere la tela del Campo Largom spazio per l'opposizione

è l'unica a tessere la tela del Campo Largo, spazio per l'opposizione. Tuttavia, in un'analisi oggettiva dei rapporti e le relazioni dei partiti italiani a livello internazionale, il PD sembra essere l'orfano. Non ci sono polemiche in questa affermazione, solo la constatazione che Schlein ha dovuto affrontare il trumpismo di Conte e il melanconismo di Fratoianni, condurre il PD in una terra di nessuno.

Analizzando i punti di riferimento internazionali dei diversi partiti italiani, notiamo che ha goduto dell'appoggio dell'amministrazione Biden, inizialmente, quando ha assunto posizioni filo-ucraine. Tuttavia, grazie al suo ambasciatore , ha intrapreso un viaggio di avvicinamento a Trump e attende l'esito delle elezioni americane. e puntano entrambi sull'avvento di alla Casa Bianca per rilanciarsi.

, invece, scommette sul Partito Democratico americano, dove è ben introdotto, e sul suo gemello Emmanuel Macron. Carlo Calenda appare ai più come un estraneo che si muove con il cappello in mano. Antonio Taiani esercita una robusta influenza nel PPE e si deve in buona parte a lui la nomina di Raffaele Fitto vicepresidente esecutivo della Commissione UE.

La sinistra di Fratoianni Guarda a Melensa, mentre Bonelli ha i suoi Verdi. Chi sembra un pesce fuor d'acqua è il PD. Il rapporto con la Harris e i democratici soffre dalla contaminazione di un pacifismo generico e ideologico di derivazione Grillina, che ha fatto proseliti anche nel PD.

Trump, naturalmente, non può esserci alcun rapporto in Europa. La sinistra di successo e più moderata di Schlein, i laburisti inglesi, sono arrivati alla vittoria riscoprendo il Blairismo e l'SD perseguendo una linea simile in Germania. Melenchon, tuttavia, è un caso da tener presente, poiché vittima della sua intransigenza, rischia di passare alla storia come l'uomo che aprì le porte dell'Élysée a Marine Le Pen.

Il PD, diviso a Strasburgo sulla mozione che autorizza l'uso degli armamenti occidentali contro basi militari in territorio Russo, è la rappresentazione plastica del disorientamento del partito. Dio non voglia che i socialisti europei decidano di votare Cont-Fitò a quel punto, Schlein e i suoi dovranno decidere tra il richiamo della foresta del PSE e gli interessi nazionali.

Paradossalmente, quindi, il partito più isolato appare proprio il PD. Non è un problema di poco conto in Italia, dove i riferimenti internazionali sono essenziali per far nascere e garantire la sopravvivenza di un governo. Basta pensare che nel 2011 Berlusconi perse Palazzo Chigi perché non aveva alleati in Europa e oltre oceano. E come non ricordare che i governi più sgangherati della storia della Repubblica, il giallo-verde e il giallorosso, guidati da Conte, sono durati fino a quando Giuseppe ha avuto un santo protettore di nome Donald il rosso.

Un mese dopo che Trump fu sfrattato dalla Casa Bianca, Conte slog Giò da Palazzo Chigi. Diciamoci la verità: uno dei fattori che ha permesso a Meloni di navigare tranquillamente in questi due anni è stato proprio il buon rapporto con Biden. Ecco perché, se Schlein vuole davvero andare al governo, deve prestare più attenzione all'argomento. Se continuerà a farsi condizionare dalle pulsioni minoritarie in estera di Conte e Fratoianni, l'epilogo sarà ancora l'opposizione.


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