Elon Musk fa la battuta a Taylor Swift o non scherzava dopo le elezioni
Elon Musk e Taylor Swift sono entrati in rotta di collisione dopo che la cantante ha espresso il suo sostegno alla candidata alla vicepresidenza degli Stati Uniti, Kamala Harris, e al suo team Democratico. Il CEO di Space X, Elon Musk, ha reagito con un post su Instagram, offrendole di darle un figlio e proteggere i suoi gatti con la sua stessa vita, una proposta decisamente insolita. Inoltre, Musk ha attaccato Harris e il suo eventuale governo, sostenendo invece il suo avversario, Donald Trump.
Swift, tuttavia, non si è fatta intimorire dalla provocazione di Musk e ha risposto con un post su Instagram, espresso la sua preoccupazione per l'aumento della disinformazione online e ha ribadito il suo impegno per le cause progressiste. La popstar ha anche risposto ironicamente a un commento recente del candidato vicepresidente di Trump, J. D. Vance, che l'aveva etichettata come un partito di gattare senza figli. Swift ha scherzosamente rivendicato con orgoglio tale etichetta, firmandosi proprio “Gattara senza figli”.
La risposta inaspettata di Musk sembra essere agganciarsi proprio alla firma di Swift. Ha infatti già 12 figli e da tempo ha espresso preoccupazioni su un presunto crollo demografico nei paesi occidentali. Ha anche alimentato teorie del complotto come quella della “grande sostituzione”, secondo cui i liberali e il movimento woke starebbero favorendo l'immigrazione per renderne la popolazione bianca una minoranza da sottomettere.
L'influenza politica di celebrità come Taylor Swift e Elon Musk è difficile da misurare, ma con un seguito spropositato sui social media, certamente hanno la possibilità di raggiungere molte persone e convincerle ad andare a votare per uno o l'altro candidato. Inoltre, con l'esplosione incontrollata dell'uso delle intelligenze artificiali, il rischio paventato da Taylor Swift rimane piuttosto concreto, e la disinformazione online potrebbe effettivamente dimostrare di avere un peso significativo nelle opinioni di voto degli elettori americani.