Emilia Romagna Contro Il Governo: Altre Promesse Dimenticate!
“L'accusa del ministro Musumeci contro l'Emilia-Romagna è assurda”, afferma il Sottosegretario alla Presidenza dell'Emilia-Romagna, Davide Baruffi. Il rappresentante regionale si è schierato apertamente contro le accuse del ministro, ritenendole gratuite e fuori luogo, soprattutto considerando che la regione ha già risposto velocemente e efficientemente alle emergenze, utilizzando in modo oculate le risorse a sua disposizione.
Baruffi ha replicato duramente alle accuse del ministro, sottolineando che quest'ultimo è perfettamente a conoscenza dell'uso delle risorse, che vengono regolarmente rendicontate e che, anzi, la regione ha gestito al meglio di molte altre aree del paese. “Il ministro è consapevole dell'utilizzo delle risorse e non dovrebbe aprire un conflitto istituzionale”, ha dichiarato Baruffi.
Inoltre, il Sottosegretario ha criticato il tempismo del ministro, che ha scelto di sollevare la questione mentre l'Emilia-Romagna si trova ancora in piena emergenza per il maltempo. “Un ministro dovrebbe concentrarsi sulla sicurezza delle persone piuttosto che aprire un conflitto istituzionale”, ha aggiunto Baruffi.
La polemica verte sull'utilizzo dei fondi quasi 600 milioni di euro negli ultimi 10 anni. Baruffi ha ribadito che tutte le risorse sono state spese con oculatezza e che il Ministero dispone dei dettagli relativi alla pianificazione e attuazione degli interventi.
Il Sottosegretario ha invitato il ministro a rendere pubblici i dati relativi alla sua gestione in Sicilia, affinché il confronto possa essere equo. “Se il ministro vuole dare lezioni, faccia come me e faccia rendere pubblici i dati”, ha detto Baruffi.
Infine, il rappresentante regionale ha espresso scetticismo sulla capacità del governo di trovare le risorse necessarie per il piano di ricostruzione dopo l'alluvione del 2023. “Le famiglie e le imprese colpite attendono ancora i ristori promessi”, ha rimarcato Baruffi.
La disputa, quindi, sembra avere un forte sapore di politica e di accuse reciproche tra il Sottosegretario dell'Emilia-Romagna e il Ministro. È ora di lasciare che gli italiani decidano chi è nel giusto e chi no.
