Il Tango delle Capinere è il nuovo spettacolo che la regista ha realizzato, un'opera che esplora il tema della solitudine e della sopravvivenza di chi rimane solo after the loss of a loved one. In questo microcosmo, la vecchina, interpretata da Manuela Lo Sicco, è protagonista, dirigendosi dentro un baule pieno di ricordi e oggetti che le fanno tornare indietro nel tempo, tra la storia d'amore con il suo partner, interpretato da Sabino Civilleri.
I ricordi prendono vita, raccontando la storia della loro lunga storia d'amore, dalle conquiste alle difficoltà, dalle canzoni d'amore alle battaglie quotidiane. La scena è popolata da oggetti compromessi tra la quotidianità e l'emozione, come la TV accesa sulla finale del Mondiale 1982, i piccoli litigi, gli atti d'amore e la fiancheggiando del figlio. Tutto è riportato indietro, come un mosaico di ricordi, per rendere sopportabile la solitudine della sopravvivenza.
La loro quotidianità è fatta di momenti tipo canzoni indimenticabili, come “Mina” e “Tenco”, alcune delle quali fungono da colonna sonora per la rappresentazione della loro storia d'amore. La vecchina e il suo compagno ballano a ritroso la loro storia d'amore, rinnovandola tra comicità e sofferenza, tra incanto e disincanto.
Tutto questo è presentato attraverso la musica, i recitazione e la danza, creando un'esperienza emotiva unica e coinvolgente per il pubblico. Un'opera che esplora i piani alti e bassi dell'amore, della perdita e della sopravvivenza, e che ci invita a riflettere sulla brevità della vita e sulla rarefazione dei ricordi.