Era un duro, era un santo: Tom Morello racconta Wayne Kramer e gli MC5
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Era un duro, era un santo: Tom Morello racconta Wayne Kramer e gli MC5

Era un duro, era un santo: Tom Morello racconta Wayne Kramer e gli MC5

L'impatto sonoro esplosivo, lo spirito rivoluzionario, le chitarre, la controcultura, la violenza. Come molti, ero convinto che la degli MC5 stesse alla base di quella dei Rage Against the Machine, un'impronta politico-stilistica lasciata dall'ascolto ripetuto dei dischi della band di Wayne Kramer, magari consumati su vecchi vinili prestati da amici più grandi o comprati in qualche negozio dell'usato. E invece no. «Ho scoperto gli MC5 più tardi, erano gli anni '90 inoltrati», mi dice Tom Morello durante una breve telefonata. Come si spiega allora l'influenza del gruppo di Detroit sui Rage? «Col fatto che prima ancora che li scoprissi, il dna degli MC5 era nelle band che amavo, dai Clash ai Bad Brains ai Gang of Four».Tom Morello è uno degli ospiti di Heavy…

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