ERIKA PRETI E CINZIA PINNA: I DUE FEMMINICIDI SOTTO LA LENTA D’INGRANDIMENTO

ERIKA PRETI E CINZIA PINNA: I DUE FEMMINICIDI SOTTO LA LENTA D’INGRANDIMENTO

ERIKA PRETI E CINZIA PINNA: I DUE FEMMINICIDI SOTTO LA LENTA D’INGRANDIMENTO

Il giornalista e scrittore Mauro Valentini ha analizzato il caso di Emanuele Ragnedda, un uomo accusato di aver ucciso una donna di nome Cinzia Pinna. Valentini ritiene che Ragnedda abbia un ego ipertrofico e una personalità fragile, che lo ha portato a commettere il crimine. Sostiene che Ragnedda ha una dipendenza da cocaina, che lo ha reso aggressivo e privo di controllo.

Valentini afferma che Ragnedda non ha avuto una relazione con Cinzia Pinna, ma l’ha scelta come vittima a caso. Ritiene che Ragnedda sia un uomo che si sente superiore agli altri e che ha un disprezzo per le donne, in particolare per quelle che considera inferiori a lui.

L’analisi di Valentini si concentra anche sull’uso della cocaina da parte di Ragnedda, che lo ha reso ancora più aggressivo e privo di controllo. Sostiene che la cocaina ha scatenato la sua aggressività e lo ha portato a commettere il crimine.

Valentini conclude che il caso di Ragnedda è un esempio di femminicidio, anche se non è chiaro il rapporto tra Ragnedda e la vittima. Sostiene che la violenza contro le donne è un problema sociale grave e che è necessario fare una distinzione tra violenza di genere e violenza domestica.

In sintesi, l’analisi di Valentini sostiene che Ragnedda è un uomo con un ego ipertrofico e una personalità fragile, che ha commesso un crimine a causa della sua dipendenza da cocaina e del suo disprezzo per le donne. Il caso è un esempio di femminicidio e di violenza contro le donne, e sottolinea l’importanza di fare una distinzione tra violenza di genere e violenza domestica.


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