“Ero in stato confusionale”: Rosa Vespa, la piccola Sofia rapita a Cosenza e quella “farsa ordita per 9 mesi” e poi sfuggita di mano
“Non ricordo bene ma penso di essere entrata in uno stato confusionale. Non sapevo cosa fare e che decisioni prendere. So per certo di non essermi recata in clinica con l'intento di sottrarre un bimbo alla propria madre”. Davanti al pubblico ministero e al gip che l'hanno interrogata, sono queste le parole di Rosa Vespa, la donna fermata la sera del 21 gennaio dopo aver rapito, all'interno della casa di cura “Sacro Cuore” di Cosenza, la piccola Sofia Cavoto, una neonata di appena un giorno ritrovata dopo 3 ore dalla squadra mobile. Stando a quanto scrive il giudice per le indagini preliminari Claudia Pingitore nell'ordinanza di convalida dell'arresto, una volta all'interno della clinica, Rosa “iniziava a vagare in uno stato di sempre…