Eseguito il primo trapianto al mondo di cuore a battito continuo: azzera la fase di ischemia e migliora il tasso di successo dell'intervento
Il trapianto cardiaco tradizionale prevede la rimozione del cuore del donatore e la sua conservazione in una soluzione refrigerata per ridurre il fabbisogno metabolico. Inevitabilmente questo processo comporta una fase di ischemia, durante la quale il cuore è privato dell'afflusso di sangue, con possibili effetti negativi sulla funzionalità cardiaca e sui tassi di successo del trapianto.L'innovazione del trapianto a tempo di ischemia zero risiede nel mantenimento di una perfusione continua del miocardio, eliminando così il danno ischemico e riducendo al minimo il danno da riperfusione. Garantendo che il cuore del donatore continui a battere durante l'intero processo, si riduce il danno tissutale e si prevede un miglioramento sia della funzionalità cardiaca postoperatoria, sia…