Esercito europeo, Meloni: “Pace in Ucraina da realizzare nel contesto dell'Alleanza atlantica”

Esercito europeo, Meloni: “Pace in Ucraina da realizzare nel contesto dell'Alleanza atlantica”

Esercito europeo, Meloni: “Pace in Ucraina da realizzare nel contesto dell'Alleanza atlantica”

“Mentre rivolgo la mia attenzione al futuro dell'Esercito europeo, affermo che la pace in Ucraina deve essere realizzata nel contesto dell'Alleanza atlantica. Insisto con il Primo Ministro svedese Kristersson sul fatto che oggi più che mai ci sono due grandi sfide che l'Europa non può permettersi di eludere: la sicurezza dei propri cittadini e la competitività del proprio sistema produttivo.

La sicurezza è certamente legata alla difesa. Questo significa che l'Europa deve avere il coraggio di lavorare concretamente per consolidare il Pilastro europeo dell'Alleanza Atlantica, che deve affiancarsi al Pilastro nordamericano in un'ottica di complementarietà strategica. La NATO resta un pilastro fondamentale della nostra sicurezza, nonostante l'ingresso della Svezia e della Finlandia. Tuttavia, dobbiamo avere un approccio che sia più completo, a 360°, considerando il concetto di minaccia oggi più esteso di quanto non lo fosse in passato.

Il concetto di minaccia e di sicurezza richiede maggiori investimenti, ma conduce anche a una maggiore cooperazione e consultazione tra gli Stati europei. Sosteniamo la decisione della Presidentessa Ursula von der Leyen di escludere le spese di difesa dal patto di stabilità, il primo passo verso una maggiore responsabilità sostanziale degli Stati membri dell'Unione europea.

In Ucraina, l'obiettivo è una pace giusta e duratura, raggiungibile solo se a Kiev verranno fornite garanzie di sicurezza adeguati. Queste garanzie devono essere realizzate nel contesto dell'Alleanza Atlantica, che ci sembra la cornice più adeguata per garantire una pace non fragile e non temporanea, e scongiurare il rischio che l'Europa possa ripiombare presto nel dramma della guerra.

Altra priorità è la sicurezza dei confini, il contrasto all'immigrazione irregolare, tema sul quale abbiamo lavorato molto bene insieme con il Primo Ministro svedese. Ci è stata una grande convergenza di vedute e vogliamo ringraziare il Primo Ministro per il lavoro svolto insieme per sviluppare soluzioni innovative a livello europeo.

Inoltre, il protocollo Italia-Albania sulla questione dei Paesi sicuri è cruciale non solo per l'Italia, ma per l'Europa intera. Ci lavoriamo per garantire una dei rimpatri più efficace e convincenti, anche se ci sono ancora molte sfide da superare.

Infine, la Svezia ha deciso di aderire al processo di , iniziativa ampia lanciata dal Governo italiano che coinvolge sempre più nazioni, non solo vicine al Mediterraneo, ma anche nazioni che capiscono come la questione migratoria sia una questione che coinvolge ogni latitudine e la riguarda tutti.”


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