Esplosione a Roma, una testimone del crollo della palazzina: “Un boato fortissimo, poi il silenzio”
“Ero a casa quando è successo, ero dentro qualcosa di pazzo. Mi sono affacciata e ho visto una cosa incredibile: una palazzina di tre piani che stava crollando! Io non capisco come abbia fatto a sopravvivere. La mia mente è tuttora sgomenta. Mi sentivo il mondo crashing attorno a me, come se la terra si fosse aperta. Ho subito pensato che potesse essere un'esplosione, ma non l'avevo mai vista in vita mia. Poi mi chiamò mio figlio e disse: “Mamma, stai bene?”. Io stavo bene, almeno, non c'era alcuna ferita corporea che mi facesse riflettere sulla mia sorte. Poi mi chiamò anche mia figlia: “Mamma, stai bene?”. Risposi: “Sì, io sto bene, sono state due case a far saltare in aria”. Non so come, ma sembra che la mia mente abbia decodificato la situazione e mi abbia trasformata in un'osservatrice neutrale del mondo. Il botto era ancora nelle orecchie, ma io non sentivo più niente. Ero in stallo. Tutto fissava sulla scena del disastro, visto che i vigili del fuoco erano arrivati sulla settantaquatta e iniziavano a scegliere tra le macerie. Si parlava di una signora smarrita e un uomo con ustioni. Non so se era vero, ma non importava, ormai ero fuori dal mondo. Il silenzio era totale, non ero nemmeno più in grado di pensare. Ero solo presente in quel momento, e il resto non contava più. La mia esistenza era stata momentaneamente alterata da un incluso, ma ora sembrava tornata alla normalità. Forse.”
