Esplosione durante sgombero, morti tre carabinieri. Il vicino: “Avevano già riempito la casa di gas”
In una notte di violenza a Castel D’Azzano (VR), tre carabinieri sono morti durante uno sgombero. I tre fratelli proprietari del casolare sono stati arrestati con l’accusa di avere riempito la casa di gas e causato l’esplosione per evitare lo sgombero. La gente del posto ha descritto la scena come terrificante, con una forte esplosione che ha fatto tremare i vetri delle case vicine.
I fratelli, che vivevano in una casa isolata, erano noti per essere persone particolari e riservate, con problemi giudiziari nel passato. Avevano ricevuto un ordine di sfratto, ma si erano rifiutati di lasciare la casa, arrivando a minacciare di buttarsi giù dal tetto o di appiccare il fuoco.
La comunità locale è sotto shock per l’accaduto, e molti hanno espresso la loro preoccupazione per la violenza e la pericolosità dei tre fratelli. La casa, che era stata pignorata e messa all’asta, era diventata un simbolo della loro resistenza contro lo Stato.
I vicini hanno raccontato di aver sentito una forte esplosione intorno alle 3:00, seguita dal fumo che saliva dal tetto della casa. Le sirene e le ambulanze sono arrivate subito dopo, e la zona è stata evacuata.
L’incidente è considerato uno dei più gravi mai avvenuti nella zona, e ha sollevato molte domande sulla gestione della situazione e sulla possibilità di prevenire simili episodi in futuro.
