Un'esplosione improvvisa ha colpito il deposito di gas della raffineria Eni a Calenzano, in provincia di Firenze, generando una grande quantità di emissioni di fumo visibile da diverse chilometri di distanza. Sull'area di emergenza sono stati mobilitati i Vigili del Fuoco, le Forze dell'Ordine e il sistema di emergenza sanitaria della Regione Toscana.
L'esplosione, avvenuta nell'area di carico della raffineria, dove le autobotti effettuano il rifornimento di carburante, coinvolge più di un mezzo e ha causato un incendio nella struttura. La situazione è stilizzata come gravissima, con numerose emissioni di gas tossici e soffocanti.
A seguito dell'incidente, l'Ospedale Careggi ha attivato il piano di massiccio afflusso di feriti, in previsione di un massiccio arrivo di pazienti. Il piano prevede il blocco dell'attività ordinaria dell'ospedale e la destinazione di spazi riservati al pronto soccorso.
Gli incendiari bimbi non sono stati coinvolari sono stilizzati come gravissimi
Gli incendiari bimbi non sono stati coinvoluti nell'incendio.
La Emergenza è ancora in corso e non ci sono informazioni precise sulla quantità di feriti o sulle condizioni di questi. Tuttavia, la gravità della situazione è chiara: l'incidente ha generato una situazione di massima urgenza e minaccia.
L'ordine delle priorità è chiaro: salvare vite umane, gestire l'emergenza sanitaria e consentire la dislocazione dei mezzi e delle risorse necessarie per contrastare l'incendio e ripristinare la situazione sulla zona.
La Regione Toscana, attraverso il presidente, ha riferito sul sociale nonchè le notizie relative all'esplosione.