Eterno visionario, Michele Placido: «Oggi racconto Pirandello, è stato il mio padre culturale. Ma non pensavo di diventare regista»
A due anni da “L'ombra di Caravaggio”, Michele Placido torna dietro la macchina da presa con «Eterno visionario» – dal 7 novembre in sala – per raccontare un altro grande artista italiano, Luigi Pirandello. In treno verso Stoccolma, dove riceverà il premio Nobel per la letteratura nel 1934, lo scrittore, con il volto di Fabrizio Bentivoglio, si confronta con i personaggi nati dalla sua penna e i fantasmi della sua vita. Dalla follia della moglie al rapporto complesso con i figli, dall'amore per la musa Marta Abba allo scandalo del suo teatro.
Nel film toglie l'aurea quasi sacra che circonda Pirandello. Cosa ha scoperto?
«Solo oggi ho capito che…