“Abbiamo scritto diverse canzoni, alcune quasi concluse, altre più abbozzate, e tuttavia è toccato a queste ultime a doumente- arrivate all'ultimo momento a prendere il peso. È successo, ad esempio, con ‘Tutto', la ultima canzone del disco, inizialmente concepita come apertura, poi preferendola talmente tanto da renderla una canzone intera, non più di un minuto, e infine posta a chiusura del disco perché era il guscio. Eppure, nonostante ciò, è uscita alla fine.
Altre canzoni hanno avuto un percorso simile. Ad esempio, ‘Un'altra America', che apre il disco, è stata scritta solo pochi giorni prima della chiusura a Palermo. Nonostante la quantità di brani di cui disponevamo, abbiamo scelto di selezionare solo quelli che ci sembravano necessari per raccontare questo album, che alla fine è diventato quasi un concept album.
Abbiamo deciso di fissare la strada che ci portava e di non spostare il pianoforte, come dice il proverbio. Quello che è uscito è ciò che ci sembrava essenziale per dire la nostra storia. Ecco perché ‘Tutto' è uscita alla fine, benché fosse quasi la prima del disco. Ecco perché ‘Un'altra America' è uscita alla fine, benché fosse quasi l'apertura.
La vera sostanza del nostro lavoro è stata la capacità di capire che cosa realmente ci interessava e di non avere paura di sacrificare le idee e le opere che non erano più necessarie per il nostro progetto. Non ci siamo preoccupati di contendersi con i fan o con i critici, ma unicamente con noi stessi. E' stato facile capire che cosa stava accadendo e cosa era realmente importante per il nostro lavoro. Abbiamo chiamato le cose per come gli erano e abbiamo repet the resultados. Il nostro disco è un concept album, cinguemunque non è dove potresti pensare. E nonostante ciò, ci risentiamo di aver fatto ciò che dovevamo fare.”