Europee, fonti Viminale: “Il voto a “Giorgia” è valido se il soprannome è indicato sulle liste”. Ma c’è il dubbio sull’ammissibilità
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Europee, fonti Viminale: “Il voto a “Giorgia” è valido se il soprannome è indicato sulle liste”. Ma c’è il dubbio sull’ammissibilità

Europee, fonti Viminale: “Il voto a “Giorgia” è valido se il soprannome è indicato sulle liste”. Ma c'è il dubbio sull'ammissibilità

È valido il voto espresso “utilizzando espressioni identificative quali diminutivi o soprannomi, comunicate in precedenza agli elettori, in quanto modalità di espressione della preferenza che può essere usata da qualunque elettore”: l'importante è che si possa “desumere la volontà effettiva” di chi si reca al seggio. Così, in una nota diffusa ai cronisti, “fonti” del ministero dell'Interno negano che scrivere “Giorgia” sulla scheda elettorale – come ha invitato a fare la premier lanciando la propria candidatura – possa invalidare il voto a Fratelli d'Italia per le Europee dell'8 e 9 giugno prossimi.

In realtà l'affermazione del Viminale è tautologica: da sempre la legge prevede che i candidati possano indicare uno pseudonimo (l'esempio più celebre è “Giacinto…

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