Un cinquantacinquenne napoletano agli arresti domiciliari a Scampì ha deciso di evadere dopo una lite in casa. L’uomo, condannato per reati legati a sostanze stupefacenti, aveva trovato un amico disposto a ospitarlo, ma la convivenza si è rivelata difficile a causa di continui litigi per il cucinotto, il bagno e la doccia, che hanno reso la vita quotidiana insopportabile. Dopo l’ultimo screzzo, il cinquantenne ha deciso di lasciare la casa e presentarsi spontaneamente in caserma, chiedendo ai carabinieri di aprirgli e spiegando la sua scelta di evadere. Ha dichiarato: “È meglio che vada in carcere, altrimenti qui finisce male”. I militari, conoscendolo, lo hanno ascoltato e poi hanno contattato il magistrato di turno. Il pubblico ministero ha disposto il trasferimento dell’uomo in carcere, dove continuerà a scontare la pena, probabilmente aggravata dall’evasione. La vicenda mostra come le tensioni domestiche possano spingere, anche chi è già in detenzione, a preferire il carcere alla convivenza forzata.

