EX FINANZIERE SPARA AI RAPINATORI E NE FERISCE UNO AL COLLO. IL GIUDICE È STATA: “LEGITTIMA DIFESA”
L'ex maresciallo della Guardia di Finanza, Domenico Scarcella, ha visto chiuso il suo caso giudiziario con l'archiviazione il 27 aprile dello scorso anno. Il 90enne, infatti, era stato accusato di tentato omicidio per aver sparato contro due ladri che avevano infranto la sua abitazione a Longuelo, quartiere di Bergamo.
La sera del 27 aprile, intorno alle 21:30, due giovani albanesi di 26-27 anni avevano introdotto la casa di Scarcella, dove avevano iniziato a rovistare e minacciato il proprietario con un piede di porco. A questo punto l'ex maresciallo, svegliato di soprassalto, aveva impugnato il suo revolver calibro 38 legalmente detenuto e aveva sparato un proiettile, colpendo superficialmente uno dei due ladri al collo.
I due aggressori erano poi fuggiti, ma uno di loro, ferito, si era portato al pronto soccorso per denunciare l'accaduto. Il giorno dopo, il 28 aprile, il complice lo era stato arrestato. Scarcella, in una dichiarazione, aveva spiegato di aver sparato solo per spaventare i ladri, affermando che se avesse voluto colpirli non avrebbe sbagliato.
La Procura, guidata dalla rescritta Laura Cocucci, aveva aperto un'indagine per tentato omicidio, ma in seguito aveva richiesto l'archiviazione delle indagini, tesi ricevuta dal Tribunale di Bergamo lo scorso 8 gennaio.
I due ladri sono stati condannati, uno a 5 anni e 8 mesi, l'altro a 7 anni e 6 mesi di reclusione con il rito abbreviato. In relazione al caso, è stato giudicato che la difesa di Scarcella era “legittima”, riconoscendo il diritto dell'ex maresciallo a difendere la sua persona e la sua proprietà.