Riporteremo la missione di Jupiter Jetson, escort professionista dello Sheri's Ranch, una delle case di appuntamenti legali del Nevada, che si dedica a rendere dignità e normalità alla sessualità delle persone con disabilità, sfidando una società che spesso esclude loro esperienze affettive e sessuali. “Il sesso è una parte vitale dell'essere umano, tutti meritano di farlo”, afferma Jetson, sottolineando come molti vedano ancora le persone con disabilità come individui privi di desideri o bisogni intimi.
Secondo Jetson, uno dei problemi principali è la percezione errata della sessualità delle persone con disabilità. “Le persone tendono a infantilizzare chi ha una disabilità, sia fisica o cognitiva. Il più grande equivoco è che le persone con disabilità non desiderino il contatto umano, la gratificazione e la compagnia. Questo è un bisogno umano fondamentale, ma rimuovere la sessualità è solo un altro modo in cui la società in generale tende a disumanizzare la comunità dei disabili”.
I suoi clienti hanno condizioni molto diverse: autismo, sindrome di Down, paralisi cerebrale, ferite di guerra, fino a vari gradi di paralisi. Ma ciò che li accomuna è la difficoltà nel trovare qualcuno disposto a considerarli persone con desideri e necessità reali. “Mi chiedono sorpresi: ‘Mi prendi?'”, racconta Jetson, rivelando quanto sia diffusa la vergogna tra chi, a causa della propria condizione, si sente escluso dal mondo delle relazioni intime.
L'incontro con ogni cliente è un'esperienza unica, che richiede un approccio delicato e su misura. “Non esiste un metodo universale di adattarsi”, spiega Jetson. Per chi è in sedia a rotelle, bisogna trovare posizioni confortevoli e funzionali. Per chi ha l'autismo, è essenziale regolare l'ambiente: illuminazione soffusa, musica adatta, controllo dei suoni. Per chi ha limitazioni motorie, serve un'attenzione particolare ai movimenti e alla gestione dello spazio.
L'obiettivo è far sentire ogni cliente a proprio agio, senza forzature. Nonostante la sua apertura e la sua volontà di adattarsi a ogni situazione, Jetson ha un limite chiaro: “Ho bisogno di un consenso entusiasta, anche se non è il consenso entusiasta meglio formulato. Non devi essere completamente verbale, ma devi esprimere il desiderio di prendere parte a ciò che sta succedendo”.
Il suo lavoro va oltre la semplice prestazione: aiuta le persone con disabilità a sentirsi accettate e desiderate, a sperimentare un'intimità che spesso viene loro negata dalla società. E mentre molti la criticano, lei è convinta di una cosa: tutti hanno diritto a vivere la propria sessualità, senza eccezioni.