fate leggere a meloni, a piantedosi e alla sindaca elena carnevali la missiva a dagospia di un…
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fate leggere a meloni, a piantedosi e alla sindaca elena carnevali la missiva a dagospia di un…

Appello alla senatrice della Repubblica italiana, Elena Carnevali, del centro stabile di Bergamo

A nome dei miei lettori, mi permetto di scrivere per manifestare la mia preoccupazione e la mia indignazione per la situazione di violenza e inerzia che si è creata nel centro di Bergamo, zona Paglia. Il mio caso personale, associato a quelli dei tanti altri imprenditori locali, mi ha portato a scrivere a V. Exa un’interpellanza, sperando che possa attivare una azione concreta da parte delle istituzioni per ripristinare la sicurezza e la pacificazione della zona.

Mia figlia, che gestisce un’attività nel cuore di Bergamo, è stata recentemente attaccata e minacciata da un individuo senza motivo. La minaccia peggiora ogni giorno, e la mia preoccupazione cresce ancora di più. Il mio pensiero è che cosa posso fare per proteggere la mia figlia, di fronte a questa situazione di violenza e ignoranza. La mia sensazione è che non ci siano alternative rispetto a visitare ogni sera il centro di Bergamo e offrire la mia protezione personale, quasi a diventare uno “scudo umano” per la mia figlia e per gli altri imprenditori della zona.

Mi interrogavo seppure solo un po’ sulla logica che governi le istituzioni locali. Come posso comprendere come, nonostante le numerose richieste di aiuto, non sia possibile arrivare a un intervento efficace da parte delle forze dell’ordine? La risposta, nota e scomoda, ci è la seguente: “le telecamere tra poco”, come se una macchinazione certificata ad esseri il pianeta da zero problema.

La mia stessa esperienza, come quella dei tanti altri imprenditori, è lieve e breve. Non si tratta di una tragedia, ancora non, ma si tratta di una situazione di emergenza. E in questo contesto, non vedo nessun segno di speranza di intervento dall esterno. Non vedo alcun tentativo di invertire, invertire o trasformare la situazione. Non vedo nemmeno la capacità di rispondere, non solo con discorsi vuoti, alle accuse formulate. Non vedo alcun trasporto-per-airported all’idea del diritto all'”uguaglianza di protezione” per tutti i cittadini, a differenza di quanto scorrettamente sentenziato dalla Casa delle Libertà.

Mi rendo conto che il mio caso, pur essendo particolare, abbia un válido di più comunona con il resto della città. Mi rendo conto che la mia gente ha diritto a beneficiare di una vita sicura e pacifica. Mi rendo conto che la mia figlia ha diritto di lavorare e vivere senza paura. Mi rendo conto che il mio paese ha bisogno di cambiare gestione e non di asfissiare “human spheres”.

Spero che la Vostra attenzione e l’intenzione di affrontare la situazione con realismo e buon senso possano essere la prima tappa di un cambio innovative e onwards Euro.

Grazie.

Sinceramente,

Matteo Piantedosi,
G. Meloni

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