Favino: “La vittoria mi ha spinto in un punto morto. Per il biopic su Sinner? Massimiliano Caiazzo”

Favino: “La vittoria mi ha spinto in un punto morto. Per il biopic su Sinner? Massimiliano Caiazzo”

Favino: “La vittoria mi ha spinto in un punto morto. Per il biopic su Sinner? Massimiliano Caiazzo”

Pierfrancesco Favino è stato intervistato a proposito del suo nuovo film “Il Maestro” di Andrea Di Stefano. Favino ha parlato del suo personaggio, Raul Gatti, un ex tennista irrisolto, e del suo amore non corrisposto per il tennis. Ha anche discusso della pressione e delle aspettative che gli attori e gli atleti devono affrontare, e di come la vittoria non cambi necessariamente tutto.

Favino ha anche parlato della sua carriera e di come ha dovuto lavorare duramente per raggiungere i suoi obiettivi, nonostante le difficoltà e le delusioni. Ha inoltre espresso la sua ammirazione per gli attori e gli atleti che sono in grado di gestire la pressione e le aspettative, come ad esempio il tennista Novak Đoković.

Inoltre, ha parlato del suo rapporto con il coprotagonista del film, Tiziano Menichelli, e di come hanno lavorato insieme per creare un rapporto credibile e autentico tra i loro personaggi. Ha anche discusso dell’importanza della solidarietà e della capacità di aiutarsi a vicenda, che secondo lui è una caratteristica fondamentale della cultura italiana.

Infine, Favino ha espresso la sua opinione sul fatto che la vittoria non cambi necessariamente tutto, e che la vera soddisfazione viene dal lavoro e dalla passione che si mette in ciò che si fa. Ha anche parlato della fortuna e di come essa possa influenzare la vita, ma ha sottolineato che è importante essere pronti a cogliere le occasioni e a lavorare duro per raggiungere i propri obiettivi.


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