FEMMINICIDIO AURORA TILA: CONDANNATO A 17 ANNI L’EX
Il caso di Aurora Tila, una ragazza di 13 anni uccisa dal suo ex ragazzo di 15 anni, ha scosso l’Italia. Gli ospiti della trasmissione “Fatti di Nera” hanno discusso del caso e dei suoi aspetti più inquietanti.
La dottoressa Grazia Saginario, psicologa clinica e forense, ha spiegato che Aurora era stata attirata in una trappola mortale dal suo ex ragazzo, che aveva pianificato l’omicidio con lucidità e spietatezza. La ragazza era stata torturata e gettata dal balcone, ma era riuscita ad aggrapparsi alla ringhiera. Il ragazzo aveva poi usato un cacciavite per farla cadere.
L’avvocato Valerio Lombardi ha sottolineato che il processo minorile si concentra sulla riabilitazione del minore, ma che in questo caso il sedicenne non ha mostrato alcun segno di pentimento o collaborazione. La dottoressa Alessia Cotta Ramusino, sociologa e attivista, ha evidenziato l’importanza dell’educazione affettiva e sessuale nelle scuole per prevenire casi come questo.
Il professor Alessandro Maria Mezzone, docente di criminologia, ha sottolineato che la violenza di genere è un problema culturale e che le nuove generazioni non sono automaticamente immuni da questo tipo di violenza. La dottoressa Laura Volpini, psicologa giuridica e criminologa, ha spiegato che il fenomeno della violenza di genere è complesso e richiede un approccio multidisciplinare.
La dottoressa Imma Cusmai, rappresentante dell’associazione “Femminicidi in Vita”, ha sottolineato l’importanza di un approccio olistico per comprendere e prevenire la violenza di genere, che richiede la collaborazione di diverse discipline e competenze.
La trasmissione si è conclusa con un messaggio di solidarietà ai genitori di Aurora Tila e con la constatazione che il caso è un campanello d’allarme per la società italiana, che deve fare di più per prevenire la violenza di genere e proteggere le vittime.

