Femminicidio Maria Campai, il figlio: “Non si può uccidere così, ci batteremo per avere giustizia”
Maria Campai, 42 anni, è stata brutalmente uccisa nel pomeriggio dello scorso 19 settembre a Viadana, in provincia di Mantova. Il suo figlio maggiore, che ha parlato esclusivamente con FANPAGE.IT, ricostruisce la figura materna e la sua presenza nella vita della loro famiglia.
“Non era solo una mamma”, sostiene il figlio di Maria, “ma anche una confidente e un'amica, una persona che non ho mai visto fare del male a nessuno”. La donna nonostante la sua apparente normalità, racconta il figlio, aveva una mente incredibilmente positiva, sempre pronta ad aprire il cuore e la mente ai più.
La sua figura viene ricostruita giorno per giorno, emergono dettagli sulla vita e sulla morte. La famiglia di Maria ricorda la sua influenza calda e amorevole, la sua familiarità con i figli che la consideravano “una persona brava onesta” che avrebbe mai fatto del male a nessuno.
Anni fa, Maria ebbe una separazione amorosa con il padre degli Children, ma ciò non la fece arenare. La donna contatto i figli tanto frequentemente, spedita videochiamate dai luoghi lontani e non li teneva mai esclusi dalla sua giornata.
Il giorno dello sfregio, ricevettero la notizia dall'agenzia inquirenti, i Corazzieri, che loro iniziarono informandoli della scomparsa della madre.
I figli, assai scossi ma resistenti, confermando che la loro anima non aveva segnalato alcun atteggiamento ostile contro di loro. Cito: “Non crediamo che qualcuno ci abbia mai nemmeno pensato, neppure per un giorno di malumore da bambini”.
Il killer che ha ucciso la loro madre, scrivono i figli, non può essere immaginato, perchè è un'emozione distruttiva il dover uccidere una persona innocente, una madre che la amoreggiava e dava loro amore e solidarietà.
I killer di Maria Campai vuole che lo Stato italiano faccia il proprio lavoro, che non rimane in superficie i fattori che hanno motivato questo atto assolutamente inaccettato. I figli stanno cercando un risarcimento, vorrebbero sapere nonché comprendere cosa il destino di Maria.
“Mancano parole per disporre questo atto di violenza”, e scrivono i loro lamenti, “Non abbiamo altre scelte, bisogna riporre la speranza della scoperta di tutto che ha avuto luogo.
La loro missione, dicono ancora i figli, siamo quelli che porteranno la giustizia ai colpevoli del loro destino. Condivido un messaggio importante: stare lontano dai propri genitori, amarli a tutti i costi.”