Fermato un 28enne per l'omicidio di Mamadi Tunkara, la pm: “Ha confessato, l'ha ucciso per gelosia”
La indagine sull'omicidio del 36enne Mamadi Tunkara, originario del Gambia e ucciso venerdì pomeriggio in centro a Bergamo, ha portato a una svolta significativa con l'arresto e la confessione di un 28enne del Tongo. L'uomo, richiedente asilo che era arrivato in Italia nel 2019, ha confessato di aver commesso l'omicidio, adducendo un movente di gelosia.
La gelosia era nata a causa di una relazione sentimentale con una donna, ex compagna dell'aggressore. La vittima, che era un'addetto alla sicurezza in un supermercato e stimato nella comunità italiana, era stato avvistato nel luogo del delitto in compagnia di questa donna.
Il presunto autore aveva chiesto alla vittima di terminare la sua relazione con la donna, ma la vittima aveva rifiutato. Questo aveva creato un clima di tensione che si era concretizzato nel tragico fatto.
La polizia svizzera aveva fermato il 28enne durante un controllo al treno che era diretto in Svizzera. Non disponendo di documenti, il uomo era stato fatto scendere dal treno e la polizia elvetica lo aveva accompagnato a Chiasso, consegnandolo poi alle autorità italiane.
Il procuratore aggiunto di Bergamo, Maria Cristina Rota, ha chiarito che la confessione del 28enne è stata preceduta da dichiarazioni e riscontri che hanno permesso di ricostruire gli avvenimenti che hanno portato all'omicidio.
La polizia italiana ha inoltre recuperato l'arma del delitto, un coltello lungo 14 cm con impugnatura di 13 cm, nella corte di un appartamento a circa 1 km di distanza dal luogo del delitto.