Figlio concepito in carcere, il padre non lo vede nascere
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Figlio concepito in carcere, il padre non lo vede nascere

Figlio concepito in carcere, il padre non lo vede nascere

(di Alessandro Cori)
“Abbiamo concepito in carcere,
alla Dozza, il nostro secondo figlio, durante un normale
colloquio, approfittando del fatto che nessuno ci stesse
sorvegliando. Poi quando si è avvicinato il momento della
nascita abbiamo fatto istanza al magistrato di sorveglianza per
consentire al papà di essere presente, ma la richiesta è stata
rigettata perché il carcere ha dichiarato che non potevamo avere
colloqui intimi e quindi era impossibile che fosse figlio suo.
   
Sono stati violati i nostri diritti”. E' quanto racconta Helena,
compagna di Luca Zindato, detenuto per una serie di rapine con
fine pena nel 2039.

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