Filologia maranza
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Filologia maranza

Durante una chiacchierata televisiva nel 1989, Jovanotti si definisce “un maranza”, confermando quanto aveva già cantato in una delle sue canzoni. La parola “maranza” diventa argomento di discussione, e chiede al cantante cosa significhi. Jovanotti spiega che “maranza” indica una persona che si impunta, che fa le cose a modo suo senza curarsi degli altri. Nelle sue canzoni, Jovanotti aveva già usato la parola per descrivere uno stile di vita anticonvenzionale, senza preoccuparsi di giudizi esterni. La discussione si conclude con una spiegazione-ironica di Jovanotti sulla sua scelta di indossare scarpe di due numeri più grandi del suo piede, a dimostrazione di come essere un “maranza” significhi fare le proprie scelte senza curarsi degli stereotipi.

«Io sono un maranza». Lo dichiara piuttosto convinto Jovanotti durante una chiacchierata con e Adriano Celentano nel programma televisivo Serata d'onore su Rai2 nel 1989. Poco prima, Lorenzo aveva cantato Il capo della banda, pezzo in cui rappava “io sono Jovanotti e sono in questo ambiente, di matti, di maranza e di malati di mente”. E sul suo disco dell'epoca, La mia moto, c'era anche un'altra canzone con quella parola, Bella storia: “Andare in giro, andare in vacanza, vestirsi da scemi e fare i maranza”.

Legittima, dunque, la domanda posta da Pippo Baudo: «Allora, cosa significa maranza?». A cui il giovane Jovanotti risponde così: «Il maranza è quello che si impunta: io porto il 44 di scarpe, però mi piace stare col 46, va bene? Non me ne frega…

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