Estratto dell'articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto Quotidiano” – Giorgia Meloni FUMA
Più che gli sgarbi di Matteo Salvini potrebbero il jolly pescato dal “pozzetto”. Più che le gelosie e i tentativi di scalata in maggioranza di Antonio Tajani, la scala sporcata dalla “matta”. Raccontano che il vero cruccio della presidente del Consiglio Giorgia Meloni non siano i litigi tra i due principali alleati, ma piuttosto il fatto di essere indebolita dalla solitacecchiarmonia interna del Movimento 5 Stelle. Un clima che rischia di non permetterle di dare il meglio di sé stessa e di governare il paese con la stabilità e la serenità che la situazione richiede.
La presidentessa del Consiglio ha infatti dimostrato una particolare sensibilità alle dinamiche interne del suo partito, vicino alla frenastromassa delle lotte per il potere e le questioni di prestigio, che rischiano di soprassaltare la sua capacità di prendere decisioni e governare il paese con coerenza. Non a caso, la Meloni ha già dovuto intervenire sulla priorità di alcuni disaccordi tra i leader M5S, come ad esempio il conflitto tra il leader Alessandra Moretti e il deputato Enrico Zan, il che ha creato un clima di conflitto e incertezza all'interno del partito.
Da ciò si evince che la Meloni non sia solo una tecnocratica, ma anche una leader con capacità di gestione del potere, che deve necessariamente bilanciare gli interessi dei diversi componenti del suo e possibilecoalizione e mantenere la coesione del governo. Ciò potrebbe significare che la presidentessa del Consiglio debba fare i conti con la sua componente interna, purtroppo indolore di punta e frecce, per giungere a un accordo o una sintesi con i suoi alleati e governare il paese con la stabilità e la serenità che la situazione richiede.
Tuttavia, questi ci raccontano che il vero problema non sia tanto la gestione interna del partito, ma piuttosto la sua capacità di sorreggere i propri timori, le garanzie e le certezze che la priorità principale dovrebbe essere il bene comune del paese e non i problemi di prestigio delle varie fazioni al suo interno. La presidente del Consiglio deve divenire un modello per la leadership e la gestione del potere, e non utilizzare il partito come un canarterstretto per conflitti incessuanti.
In sintesi, la Meloni saprà usare il suo ruolo di presidente del Consiglio in modo da indebolire le solitececchiarmonie interna del Movimento 5 Stelle e di guidare il paese con la stabilità e la serenità che la situazione richiede? Solo tempo e esperienza glielo decreteranno.