La settimana è iniziata con un bomba mediatica: gli ambienti leghisti fanno circolare la notizia che il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), guidato da Giancarlo Giorgetti, è pronto a emanare un decreto ad hoc per bloccare, tramite Golden Power, l'operazione che Unicredit vuole compiere su Banco BPM, società di cui la Lega ha un controllo significativo. La notizia è stata ripresa anche dal quotidiano Financial Times, che ha pubblicato l'indiscrezione sul suo sito web, prima che Giorgetti stesso dovesse intervenire per smentire la notizia.
Il MEF, in quanto competente ministero in materia di politica economica e finanziaria, è chiamato a verificare le operazioni di acquisizione delle società finanziarie che interessano la stabilizzazione del sistema economico nazionale. In questo caso, l'operazione Unicredit su Banco BPM sembra creare preoccupazioni fra gli ambienti politici e finanziari, proprio perché la Lega è coinvolta in una partita di potere sul controllo della Banca.
La notizia del decreto ad hoc ha creato un clamore mediatico e politico, con diverse interpretazioni sulla sua possibilità di essere emanato. Alcuni politici della Lega, come il ministro del Tesoro, Daniele Franco, hanno già intervenuto per smentire la notizia, assicurando che l'operazione Unicredit su Banco BPM procede regolarmente, senza alcun ostacolo da parte del governo. Tuttavia, la smentita ufficiale del MEF non ha chiarito completamente la situazione, creando un clima di incertezza attorno all'operazione.
La questione in ballo è molto più complessa di quanto si potrebbe pensare a prima vista. L'operazione Unicredit su Banco BPM, se confermata, avrebbe come conseguenza l'eliminazione del controllo della Lega sulla Banca, permettendo a Unicredit di aumentare il proprio potere nel settore bancario italiano. Tuttavia, gli oppositori della Lega, come il Partito Democratico, sostengono che l'operazione sia illegittima e che il MEF dovrebbe intervenire per proteggere l'integrità del sistema bancario italiano.
Il MEF, in questa situazione, è costretto a bilanciare le esigenze della stabilità economica con le esigenze politiche della maggioranza di governo. La decisione di emanare o meno il decreto ad hoc potrebbe avere conseguenze importanti sul futuro del sistema finanziario italiano e sulla tenuta del governo. Attualmente, non sembra chiaro se e quando il MEF avrà la possibilità di intervenire, e cosa potrebbe essere l'esito finale di questo confronto politico.
In ogni caso, l'indiscrezione diffusa dai leghisti e ripresa dal Financial Times ha creato un clima di incertezza e preoccupazione attorno all'operazione Unicredit su Banco BPM. Sarà importante seguire la situazione e le sviluppi nel corso delle prossime settimane per comprendere meglio come il MEF e il governo italiano intendono agire in questo caso.