Il Fisco italiano si prepara a inviare milioni di lettere ai contribuenti nel 2025, come previsto dalle attività di compliance, ovvero verifiche di conformità delle dichiarazioni dei redditi con la situazione reddituale e patrimoniale rilevata. Secondo l’Agenzia delle Entrate, almeno 3 milioni di persone fisiche riceveranno queste comunicazioni, che saranno inviate sia alla residenza che sulla Pec, per ogni caso in cui siano state riscontrate omissioni o infedeltà nel corso delle verifiche.
Le lettere di compliance, che permetteranno ai contribuenti di regolarizzare l’errore prima di ricevere la notifica di accertamento fiscale, saranno inviate a tutti i contribuenti per i quali siano state riscontrate anormalità nella dichiarazione dei redditi, confrontando quanto dichiarato dai cittadini con i dati disponibili nelle banche dati del Fisco.
Gli errori più comuni che saranno riscontrati dalle verifiche riguardano le mancate comunicazioni Iva o le omesse dichiarazioni delle partite Iva, nonché le anomalie nella dichiarazione Isa, ovvero gli Indici sintetici di affidabilità.
Tuttavia, secondo l’Osservatorio conti pubblici dell’Università Cattolica, si registra un calo dell’evasione fiscale in Italia, grazie soprattutto alle misure di controllo sull’Iva e sulle locazioni. L’evasione fiscale e contributiva sarebbero scese di 26 miliardi in soli 4 anni, passando da un valore stimato di 108,4 miliardi nel 2017 a 82,4 miliardi nel 2021, ultimi dati disponibili.
Le misure di controllo del Fisco sono state considerate un successo, poiché hanno permesso di ridurre la percentuale di evasione fiscale e contributiva. Inoltre, le comunicazioni di compliance inviate ai contribuenti nel 2025 potrebbero aiutare a ridurre la quantità di accertamenti fiscali, poiché i contribuenti potranno regolarizzare gli errori prima che vengano notificati.
In sintesi, il Fisco italiano si prepara a inviare milioni di lettere ai contribuenti nel 2025, come previsto dalle attività di compliance, per verificare la conformità delle dichiarazioni dei redditi con la situazione reddituale e patrimoniale rilevata. Queste comunicazioni potrebbero aiutare a ridurre la quantità di accertamenti fiscali e a regolarizzare gli errori prima che vengano notificati.