Flotilla, il giornalista D'Agostino e la detenzione nel carcere israeliano: “Sottoposti ad abusi”
Il giornalista Lorenzo D'Agostino è tornato in Italia dopo essere stato detenuto in carcere insieme ad altri attivisti della Global Sumud Flotilla, che erano stati abbordati dai militari israeliani. D'Agostino ha raccontato le umiliazioni e gli abusi che hanno subito durante la prigionia, tra cui essere svegliati ogni due ore, essere costretti a dormire per terra e dividere un materasso con altre persone. Ha anche raccontato di essere stato aizzato contro cani e mitragliatrici e di essere stato interrogato senza avvocato.
D'Agostino ha denunciato il trattamento rootView ricevuto e ha affermato che ci sono ancora 300 persone detenute, tra cui 15 italiani, che rischiano di essere sottoposte a una montatura giudiziaria. Ha anche criticato il governo israeliano per aver superato ogni limite e per non aver rispettato i diritti umani.
L'evento ha suscitato la solidarietà di molti, tra cui i parlamentari del PD Arturo Scotto e Annalisa Corrado, che hanno accolto D'Agostino e gli altri attivisti al loro ritorno in Italia. D'Agostino ha ringraziato per la solidarietà e ha chiesto di non smettere di mobilitarsi fino a quando tutte le persone detenute non saranno state rilasciate.
La vicenda ha anche sollevato questioni relative alla violazione dei diritti umani e al diritto internazionale, con D'Agostino che ha annunciato che ci saranno denunce e ricorsi alla Corte Europea e alla Corte di Giustizia Internazionale. La situazione ha anche messo in luce la degenerazione del sistema israeliano, che secondo D'Agostino non è più una democrazia.
