Flotilla, la portavoce italiana: “Finché attivisti sono in carceri israeliane non siamo tranquilli”
Maria Elena Delia, portavoce italiana della Flotilla, ha espresso la sua orgogliosità per essere italiana in questo momento, ringraziando i sindacati e le piazze per il loro sostegno. Ha anche commentato il video del ministro israeliano Ben Gvir che definisce terroristi gli attivisti, affermando che non è possibile commentare e che era evidente chi si comportava da terrorista esagitato e chi da persona pacifica e non violenta.
Ha inoltre fornito informazioni sugli italiani ancora in Israele, affermando che stanno bene ma sono detenuti per non aver fatto nulla e che il diritto internazionale conta solo fino a un certo punto. Ha anche espresso preoccupazione per la loro incolumità fino a quando non torneranno in Italia.
Ha inoltre parlato della compattità della Global e della paura del ministro della difesa che la crisi possa allungare i tempi e trattare gli attivisti come terroristi. Ha infine commentato la propaganda israeliana che mostra le barche senza viveri umanitari, affermando che si tratta di una falsa rappresentazione e che le casse di aiuti erano state caricate sulle barche grazie all'associazione Music for Peace di Genova.
