Flotilla, Scuderi: “Abbiamo paura, ma dobbiamo partire”
L'europarlamentare Benedetta Scuderi, in partenza per una missione umanitaria verso Gaza, ha espressamente dichiarato le sue paure e pericoli relativi al viaggio, ma anche le ragioni che l'hanno motivata a intraprendere questo percorso.
Benedetta Scuderi ha affermato: “Non andiamo a Gaza perché vogliamo fare gli eroi, abbiamo paura e non vorremmo partire, ma è necessario perché i governi non hanno fatto nulla con gli strumenti in loro possesso per fermare il genocidio.”
Ha aggiunto che “abbiamo paura, ne abbiamo tanta, consapevoli di quello che stiamo facendo. Non sarà una cosa semplice, ma è necessaria, non perché noi vogliamo fare gli eroi, ma è necessaria perché i governi hanno deciso che lo fosse, non facendo niente di quanto il loro potere per fermare Netaniao.”
Rispondendo alle critiche del senatore Marco Lisei di Fratelli d'Italia e di altri esponenti politici, Benedetta Scuderi ha accusato di “retorica del victim blaming”, affermando che “se andarsela a cercare vuol dire portare aiuti umanitari, fare una missione umanitaria e civile, allora non so in che mondo siamo.”
Ha concluso che la comunità internazionale, soprattutto quella occidentale, non sta facendo abbastanza per fermare le violazioni del diritto internazionale da parte del governo israeliano, e che la società civile deve fare la sua parte per sostenere la popolazione palestinese.
Benedetta Scuderi ha espresso anche la sua preoccupazione per la sicurezza della missione, considerando la risposta potenziale dell'esercito israeliano, e ha affermato che il governo italiano non ha fatto abbastanza per proteggere i cittadini italiani coinvolti nella missione.
Infine, ha dichiarato che nonostante le paure e le preoccupazioni, la missione umanitaria è necessaria e che spera che il governo italiano e la comunità internazionale si mobilitino per sostenere la causa palestinese.
