Flotilla, senatore M5S Croatti in missione: “Sappiamo cosa fare, ma non quali saranno le reazioni”
Il senatore del Movimento 5 Stelle, Marco Croatti, si trova in missione umanitaria con la Global Sumud Flotilla e ha risposto alle domande di Saverio Tommasi per Fanpage.it. Croatti afferma di essere stato spinto a partecipare a questa missione dalla sua comunità e dai suoi figli, e di avere una frase di Seneca che lo accompagna: “Non c'è un buon vento per un marinaio che non sa dove andare”. Secondo lui, il vento è arrivato dai cittadini, che stanno finalmente prendendo coscienza della situazione e spingendo la politica a prendere azioni.
Croatti critica la reazione del governo italiano e del senatore Marco Lisei di Fratelli d'Italia, che hanno definito l'incendio a bordo come un incidente interno. Secondo Croatti, questo è un modo per scaricare le colpe e non prendersi la responsabilità di quello che sta succedendo. Lui crede che le immagini dell'incendio in Tunisia sono incommentabili e che la politica debba prendere delle decisioni concrete per aiutare la Palestina.
Croatti afferma che l'organizzazione ha pianificato diverse scenari per la missione e che il lavoro è stato quello di capire come affrontare le diverse possibilità. Lui crede che la possibilità di arrivare a terra e di aprire un corridoio umanitario sia fondamentale per portare gli aiuti alla Palestina. Inoltre, Croatti si augura che il governo italiano segua l'esempio di Sanchez in Spagna e dia la protezione diplomatica alla missione.
Infine, Croatti risponde alle critiche che lo accusano di non essere rimasto a casa, affermando che è stato il Movimento 5 Stelle a convincerlo a partecipare in prima persona e che dietro di lui c'è tutta la sua comunità. Lui crede di essere spinto fortemente dalla sua comunità e dalla sua famiglia e di avere il dovere di aiutare la Palestina.
