Riccardo Patrese, il pilota italiano che ha vissuto una lunga e intensa carriera nella Formula 1, è ospite su Radio Deejay per raccontare la sua storia e il suo libro “F1 Backstage”, che narra la sua vita dietro le quinte del mondo delle corse. Durante l’intervista, Patrese condivide alcuni aneddoti emozionanti e rari della sua carriera, che lo ha visto correre per 17 stagioni, prendere il via in 256 Gran Premi, vincere 6 gare e ottenere 37 podi.
Patrese parla anche dell’incidente mortale di Monza nel 1978, in cui perse la vita Ronnie Peterson, pilota svedese della Lotus. L’episodio, che è stato oggetto di polemica e confusione, è stato oggetto di discussioni e accuse nei confronti di Patrese, che tuttavia ha sempre sostenuto di non essere stato in colpa. “Le riprese all’epoca erano primitive, non è stata colpa mia”, ha detto durante l’intervista.
Riccardo Patrese racconta anche del suo passaggio in Ferrari, che non si realizzò a causa del vincere del Gran Premio a Montreal da parte di Gilles Villeneuve, che era considerato il pupillo di Ferrari. “Ferrari voleva cambiarlo e aveva puntato su di me, ma Gilles vinceva a Montreal e lo confermava”, ha detto Patrese.
In più, Patrese parla del suo ballo con la principessa Grace Kelly dopo la sua vittoria al Gran Premio di Monaco nel 1982, un episodio che era inedito per tutti i tifosi della Formula 1. La principessa Kelly, che era allora moglie del principe Rainier, gli chiese di ballare il valzer con lei, dicendogli “Non ti preoccupare, questa sera guido io”.
Patrese ha anche parlato di James Hunt, pilota inglese che lo aveva trattato male e non lo aveva lasciato in buon modo. “Il solo con cui non mi sono lasciato proprio bene è James Hunt”, ha detto. Inoltre, Patrese ha lodato la sua esperienza con la BMW, team con cui ha corso per 5 anni e con cui ha raggiunto i migliori risultati della sua carriera.
Riccardo Patrese chiude l’intervista ricordando anche la sua esperienza con la Benetton, team con cui ha corso la sua ultima stagione in Formula 1, nel 1993, insieme a Michael Schumacher. “Non è stato un arresto facile, ma Bernie Ecclestone mi ha aiutato a rinvenire la mia carriera”, ha detto.
La intervista, condotta da Linus e Nicola Savino, è stata un oppportunità unica per i tifosi della Formula 1 e gli appassionati di storia dei motori di intravedere un lato poco noto di un pilota che ha vissuto un’esperienza unica e intensa nel mondo delle corse.