Forse è meglio allungare ancora il cupio dissolvi dei riformisti italiani
A riflettere sui guai del defunto Terzo Polo sono pochi gli osservatori e i commentatori che tentano di esercitarsi. Forse perché obiettivamente è anche difficile, salvo i soliti accenni psicanalitici. Preziosi quindi i recenti interventi di Alessandro De Nicola su Repubblica e di Christian Rocca su Linkiesta, entrambi peraltro poco confortanti per i tifosi della materia, perché le conclusioni sostanziali rimandano, in modo più (Rocca) o meno (De Nicola) esplicito, a dopo il 9 giugno. Quella data – a ben vedere le loro conclusioni – sarà insomma solo un derby tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini, e tra Elly Schlein e Giuseppe Conte. Quanto di meno europeistico possa servire all'Italia.
Sull'orlo di una crisi, non di nervi ma di impotenza, c'è comunque un dieci per cento…