Frank Matano alla prova dell’oversympathy: “La mia figuraccia peggiore? Con Paolo Sorrentino”
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Frank Matano alla prova dell’oversympathy: “La mia figuraccia peggiore? Con Paolo Sorrentino”

“Oversympathy” è uno spettacolo basato sull'open mic, dedicato a coloro che credono di essere divertenti e desiderano mettersi alla prova di fronte a un pubblico. Il programma, presentato da Frank Matano, girerà i club di , e Torino nel mese di maggio alla ricerca delle persone più simpatiche d'Italia. La sfida per tutti i performer sarà evitare di esagerare per non essere eliminati. Ogni spettacolo vedrà sette performer sul palco, estratti casualmente tra coloro che si sono precedentemente registrati e dovranno cercare di far ridere il pubblico con massima libertà riguardo a temi e modalità. “Oversympathy” sembra quasi rappresentare un ritorno alle origini, dopo un periodo di quasi due decenni in cui talent show e i social media sono stati i principali canali per emergere. C'è un cambiamento in atto? Per i comici è sempre più difficile creare spazi in cui potersi sviluppare. Nonostante esistano i club di comici, non c'è una grande abitudine a frequentarli. Oggi si preferisce puntare sui comici che possano garantire un ritorno sull'investimento, mentre negli anni '90 “Mai Dire” era una palestra per i giovani talenti. Il limite di internet e dei social media è che ci si confronta solamente con se stessi e con i propri follower, diventando sempre più difficile fare il grande salto. “Oversympathy” vuole riavvicinare la comicità alle sue radici più essenziali: unicamente il microfono. Il teatro è da sempre un contesto più libero rispetto ad altri. C'è qualcosa che temi che gli aspiranti comici possano dire o fare sul palco? Sinceramente no, spero che si sentano liberi di dire quello che reputano divertente. Il tema della libertà di espressione è complesso perché dipende molto dal contesto. Nei piccoli club puntiamo sul fatto che ciò che viene detto sia palesemente uno scherzo, senza il peso del giudizio morale o etico. Naturalmente in la questione è più spinosa, poiché il pubblico che guarda è molto variegato. L'unico limite sarà l'oversympathy… Esatto. Non si può dare in partenza una regola su cosa sia corretto dire o non dire. Le stesse parole pronunciate da persone diverse possono essere più o meno offensive. L'oversympathy è uno strumento che vuole frenare l'entusiasmo sconsiderato e la ricerca della risata a tutti i costi. Ti sei mai trovato in questa situazione? Nella vita spesso sono stato io il primo a cercare disperatamente una risata, quindi questo format è terapeutico anche per me. Con l'esperienza ho imparato quando alzare il volume e quando abbassarlo. Penso che questo riguardi un po' tutti, a volte fai una battuta che nella tua testa sembrava più divertente di quanto in realtà la sia. Quando ti è successo l'ultima volta? Una volta ho partecipato a un evento all'ambasciata americana a , in onore di Bertolucci. Stavo parlando di mozzarelle con Paolo Sorrentino quando il maestro è passato in carrozzina con i faretti accesi. Per stupirlo, ho fatto una battuta sul fatto che dovesse stare attento perché c'era la zona a traffico limitato. Come ha reagito Sorrentino? Lui l'ha giustamente trovata estremamente irrispettosa. Volevo farlo ridere per l'enorme amore e rispetto che provo per lui, ma questa battuta è finita per essere oversympathy. La sua reazione mi ha aperto gli occhi e spero che il bottone dell'oversympathy dia lo stesso risultato. Nel mondo della comicità, e nello stand-up in particolare, il divario di genere è ancora molto marcato. Secondo te, perché succede questo? E' una domanda misteriosa, forse è anche una questione antropologica. Nella memoria arcaica, è sempre stato compito dell'uomo corteggiare la donna e la comicità è sempre stata uno strumento di corteggiamento. Senza dubbio, è stata ereditata una concezione patriarcale che in passato ha chiuso le porte alle donne. Tuttavia, penso anche che le donne siano state forse più interessate a carriere impegnative come quella drammatica. Oggi, per fortuna, le cose stanno cambiando e si è capito che c'è bisogno di punti di vista diversi. Anche se al momento ce ne sono ancora poche, penso e spero che in futuro saranno sempre di più. I biglietti sono già in prevendita su ticketone.it e presso punti vendita autorizzati. Per ulteriori informazioni su modalità di registrazione e partecipazione allo spettacolo, si può consultare il sito www.oversympathy.com. Ecco le date e i club in cui si terranno gli spettacoli: ROMA – LARGO VENUE – 6/7/8 MAGGIO – SANTERIA 31 – 17/19/26 MAGGIO TORINO – HIROSHIMA MON AMOUR – 28/29/30 MAGGIO.

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